Materiali - ECIP
Libri
Titolo: Cyberbullismo. Riceche e strategie di intervento
Curato da : Maria Luisa Genta, Antonella Brighi, Annalisa Guarini; Editore : Franco Angeli; Anno di pubblicazione :2013; Pagine : 192; Lingua: italiano
Cyberbullismo in Adolescenza, Bologna 8-9 Febbraio 2012

Presentazioni 8 Febbraio 2012, Bologna
De Giorgis_8 Febbraio (369,7 KB)
Del Bianco_8 Febbraio (236,8 KB)
Presentazioni 9 Febbraio 2012, Bologna
Germania_9 Febbraio (850,7 KB)
Sintesi dei Programmi di Intervento nelle scuole
I sei Paesi coinvolti nel progetto Daphne III hanno sviluppato diversi programmi di intervento nelle scuole per contrastare il fenomeno del cyberbullismo. Si tratta di interventi differenti tra loro, ma che presentano alcuni punti in comune riassumibili in:
a. Azioni ispirate ad un approccio teorico e basate su evidenze di ricerca
b. Interventi ispirati ad un’ottica di azione sistemica.
c. Focus sui fattori intra e inter individuali, quali l’empatia, la responsabilità e la tutela della privacy e/o le norme di gruppo, l’influenza del contesto relazionale, i meccanismi di disimpegno morale.
d. Moduli informativi accanto a moduli più prettamente educativi: nei progetti implementati una quota degli interventi è stata dedicata a fornire informazioni sulla sicurezza in Rete, sulla privacy e le norme che la regolano, sulla responsabilità legale connessa a comportamenti aggressivi online, sulle modalità di aggressione online che possibili bulli possono mettere in atto, sulle strategie di difesa da suddette aggressioni. I moduli educativi avevano invece il compito di innescare una riflessione per promuovere un nuovo orientamento normativo sfavorevole a dinamiche di prevaricazione, ad aumentare le competenze sociali all’interno del gruppo dei pari e promuovere strategie di problem solving attraverso metodologie esperienziali e coinvolgenti.
e. Nei programmi d’intervento dei vari Paesi è previsto un ruolo importante della famiglia, allo scopo di coinvolgere i genitori e promuoverne la funzione genitoriale anche nel contesto digitale.. f. Infine, è da sottolineare la scelta di valutare l’efficacia degli interventi effettuati, o con questionari pre e post intervento o tramite la ricerca-azione e metodi di valutazione qualitativi.
- Germania
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Il gruppo di ricerca tedesco ha sviluppato un programma scolastico per la prevenzione del Cyberbullismo e per la promozione delle abilit nell’uso dei media (Medienhelden”). Il programma si rivolge agli studenti delle scuole medie ed è condotto da insegnanti formati e supervisionati all’interno del curriculum scolastico esistente. Medienhelden si basa su teorie psicologiche e conoscenze empiriche nel campo del (cyber)bullismo. Il nucleo del suo background teorico è la Teoria di Aijzen sulla Pianificazione del Comportamento (1991): sulla base di questo modello, il primo step del programma prevede la conoscenza teorica, lo sviluppo di competenze riguardo la sicurezza online e la formazione di abilità sociali. seguito, inoltre , il programma si propone di cambiare (a) gli atteggiamenti verso il comportamento target come, ad esempio, la consapevolezza degli studenti riguardo il cyberbullismo; (b) le norme esistenti; (c) il controllo del comportamento, ad esempio con la creazione di strategie di auto-aiuto e per supportare gli altri. Esistono due varianti del programma: una più lunga di dieci settimane con sessioni di novanta minuti a settimana e una variante ridotta di un solo giorno con quattro sessioni di novanta minuti. In ogni caso, entrambe queste varianti includono gli stessi contenuti ben definiti riguardo agli elementi di prevenzione, come componenti psicoeducative, training di abilità sociali, giochi di ruolo, tutoraggio tra pari e tra pari e genitori. L’intervento è completamente spiegato nel sito www.medienhelden-projekt.de.
- Grecia
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La prospettiva socio-cognitiva è alla base della progettazione e dell’attuazione di un intervento scolastico con lo scopo di affrontare il fenomeno del cyberbullismo in adolescenza. L’intervento si focalizza su fattori di differenza individuali (per esempio, l’empatia), sulla regolazione cognitiva (per esempio, il disimpegno morale) e sul processo decisionale (ad esempio, la teoria del comportamento pianificato e il modello prototipo/volontà di Gerrard et all, 2007).Nel complesso, i questionari sono stati somministrati a 500 studenti adolescenti (48.8% femmine, età media = 14,9 anni, SD = 1.02) che frequentano scuole superiori nelle due maggiori città greche. E’ stato utilizzato un progetto che prevede un pre e post intervento. Gli studenti sono stati assegnati in modo casuale ad un gruppo sperimentale e ad uno di controllo, e hanno completato un questionario che misura l’empatia, il disimpegno morale, gli atteggiamenti verso il cyberbullismo, le norme soggettive e descrittive, il controllo del comportamento percepitola valutazione anticipatoria, le aspettative comportamentali riguardo al proprio impegno nell’intervenire attivamente per impedire episodi di cyberbullismo. Il questionario è stato somministrato agli studenti tre e volte, vale a dire nel pre e post intervento, e dopo 4 mesi per un follow up. L’intervento è durato otto settimane ed ha compreso la distribuzione di volantini agli studenti, sessioni settimanali e colloqui interattivi con piccoli gruppi di studenti. I dati hanno indicato come l’intervento sia stato efficace nel modificare i livelli di empatia riportati dagli studenti e le dimensioni di disimpegno morale (entrambe queste variabili sono state considerate significative in letteratura nel predire comportamenti di bullismo e cyberbullismo in adolescenza), ma non è stato riportato alcun effetto significativo sulle variabili relative ai processi decisionali.
- Italia
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Il modello di intervento creato per il progetto tiene conto degli aspetti di continuità con il bullismo tradizionale, ma anche di tutte le caratteristiche del cyberbullismo e si basa su una prospettiva sistemica, finalizzata a migliorare la qualità delle relazioni (sia "offline" che "online"), al fine di contrastare le dinamiche di esclusione sociale e dare spazio e valore alle differenze individuali, alla sensibilità empatica, all'esercizio della responsabilità personale, il tutto al servizio dello sviluppo di metodi inclusivi e relazionali. Gli obiettivi dell'intervento sono stati: 1) acquisire conoscenza e consapevolezza del fenomeno del cyberbullismo e delle sue relazioni con forme tradizionali di aggressione o di esclusione psicologica; 2) promuovere la responsabilità e l’assertività a livello individuale; 3) promuovere l'inclusione sociale all’interno del gruppo classe. Nel programma di intervento sono state coinvolte due classi per ciascuna scuola (quattro in totale), un unico gruppo di insegnanti provenienti da entrambi gli istituti e un gruppo di genitori, attraverso incontri guidati da uno psicologo della scuola. Ogni classe ha ricevuto dieci ore di formazione all’interno di cinque incontri svolti, per lo più a cadenza settimanale, nel periodo compreso tra fine febbraio e aprile 2011. L’intervento si fonda su una metodologia esperienziale (es. il role play e lo psicodramma) basata sulla partecipazione attiva, sulle risorse individuali e sulla creatività dei partecipanti. L'intervento è stato valutato attraverso metodi qualitativi, e ha mostrato un aumento di empatia e di relazioni inclusive tra i membri della scuola. La stessa metodologia è stata seguita per l'intervento in Calabria (Sud Italia).
- Polonia
In Polonia l’intervento è stato sviluppato in tre scuole medie scelte tra le sette scuole in cui è stata effettuata la raccolta dati. Il programma di intervento è stato adattato alle esigenze e alle possibilità delle scuole che hanno preso parte al progetto. Ogni azione è stata visionata dalle autorità scolastiche e attuata secondo la loro disponibilità. Il principale gruppo target sono studenti tra i 14 e i 16 anni scelti da presidi e insegnanti. Durante il programma di intervento il team ha collaborato inoltre con il club scolastico – SofA (Società di AntiCyberbullismo), costituito da un gruppo di studenti della scuola superiore di Zgierz. Maggiori informazioni sul SofA si trovano a questo indirizzo: http://www.klub-sofa.cba.pl/news.php. Le attività previste hanno cercato di fornire sostegno nelle seguenti aree: attività di pedagogisti e psicologi scolastici, attività di classe, attività dei genitori, attività dei giovani nell’ambiente scolastico. Alcune delle attività possono essere considerate innovative in termini di prevenzione del cyberbullismo (per esempio, la cooperazione con le organizzazioni anti-violenza dei ragazzi, i concorsi scolastici su blog a tema, le gallerie d’arte online, i forum letterari, ecc). La valutazione è stata effettuata attraverso interviste con i partecipanti e gli insegnanti che collaborano con il team polacco del Daphne III.
- Regno Unito
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In Inghilterra, differentemente dagli altri Paesi coinvolti nella ricerca, esistevano già alcune linee guida per le scuole (Safe to Learn: Cyberbullying, Nov 2007), che non sono mai state valutate. Per questo motivo il team britannico ha richiesto feedback da alunni, genitori e insegnanti riguardo la consapevolezza, la disponibilità e la percezione dell’utilità di queste risorse preesistenti. Il programma di intervento inglese Daphne III è nato sulla base dei risultati della revisione Byron (2008) commissionata dal precedente governo laburista e sulla base delle ricerche del DfE anti-bullying interventions project (2011). Sono stati mostrati agli studenti i filmati online prodotti da Ceop e Childnet ( uno sul cyberbullyismo e uno sul fenomeno del “sexting”) in precedenza non valutati e sono stati sviluppati diversi questionari con lo scopo di valutare l’efficacia degli strumenti per promuovere un cambiamento nelle opinioni degli studenti. Lo scopo della valutazione era di rilevare possibili cambiamenti prodotti dai filmati nelle strategie di coping utilizzate dai ragazzi per fronteggiare situazioni di cyberbullismo. Dalla valutazione è emerso come entrambi i filmati sono stati considerati positivi dai ragazzi e dallo staff scolastico sotto molti aspetti. Le valutazioni del filmato sul sexting sono risultate positive in particolare tra le ragazze, gli studenti più giovani e coloro che nel passato erano stati coinvolti in episodi di sexting; le percentuali hanno mostrato un incremento, dopo la visione del film, di alcune strategie di coping come il segnalare l’accaduto al sito, il denunciare alla polizia scolastica e il parlarne con un docente. Gli studenti hanno valutato come positivi anche tutti gli aspetti del filmato sul cyberbullismo, dalla musica alla presa sulla loro attenzione. I filmati sono stati valutati usando un questionario pre e post relativo al filmato, sia per gli studenti che per gli insegnanti. L’intervento è stato valutato tramite questionario, sia su carta che online.
- Spagna
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Il programma chiamato ConRed (Costruire e vivere Internet e i Social Network) è volto a migliorare i sistemi relazionali della vita scolastica e la convivenza basata sulle relazioni sociali a scuola. Il ConRed intende realizzare pratiche basate su evidenze scientifiche rilevate nella ricerca di metodologie efficaci nella prevenzione di comportamenti a rischio e nella modifica di condotte inadeguate nell’uso dei media. comprensione adeguata dei meccanismi di sicurezza e protezione dei dati personali su Internet e sui Social network; b) imparare ad avere un uso sano e sicuro della rete e a conoscere i benefici che può apportare; c) determinare l’incidenza del fenomeno del cyberbullismo e di altri rischi nel corso dell’ istruzione secondaria; d) prevenire il coinvolgimento di studenti nel ruolo di vittime o bulli in atti di aggressione online, molestie, diffamazione, ecc. nei Social Network; e) favorire un atteggiamento di confronto e di sostegno alle persone coinvolte in aggressioni online; f) indagare la percezione di controllo delle informazioni che i ragazzi condividono nei Social Network; e) prevenire l'abuso delle ICT e mostrare le conseguenze della dipendenza tecnologica. Le otto sessioni sono state valutate durante le misurazioni pre e post intervento mostrando un aumento dei sentimenti di empatia e vicinanza alle vittime del cyberbullismo.
Video
ITALIA - Antonella Brighi - Intervento sul Cyberbullismo - Facoltà di Scienze della Formazione, Bologna, 15 Ottobre 2011

